giovedì 25 luglio 2024

L'Olbia Calcio è salva: parteciperà al prossimo campionato di Serie D


L'Olbia Calcio, dopo un periodo di incertezza e preoccupazione per i suoi tifosi, ha finalmente ottenuto una vittoria significativa fuori dal campo. Il club ha annunciato che il suo ricorso contro la decisione iniziale di non ammetterlo alla Serie D per la stagione 2024/25 è stato accolto dalla Covisod. Questa notizia rappresenta un sollievo e un punto di svolta per la squadra, che ora può guardare al futuro con rinnovato ottimismo.

La decisione di accogliere il ricorso dell'Olbia Calcio è stata accolta con grande entusiasmo dalla comunità e dai sostenitori del club. Dopo aver affrontato la prospettiva di un fallimento, l'Olbia può ora concentrarsi sulla costruzione di una squadra competitiva e sulla pianificazione di una stagione che spera di essere coronata da successi. Il presidente del club, Guido Surace, ha espresso il suo impegno a lavorare senza sosta per recuperare il tempo perso e gettare le basi per un progetto serio e duraturo.

La storia recente dell'Olbia Calcio è stata segnata da alti e bassi, con problemi societari e risultati sportivi deludenti che hanno portato alla retrocessione. Tuttavia, dopo le numerose critiche rivolte alla società svizzera Swiss Pro, si è finalmente arrivati a un punto di svolta.

Il club ha ringraziato formalmente tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato positivo, tra cui l'avvocato Eduardo Chiacchio per il suo ruolo cruciale nel ricorso e l'istituto bancario MPS per il suo supporto. Nei prossimi giorni, si attende la programmazione di una conferenza stampa in cui verranno forniti ulteriori dettagli sul futuro del club e sui piani per la prossima stagione.

Per i tifosi dell'Olbia Calcio, questa è una notizia che porta speranza e gioia. Dopo settimane di caos e incertezza, possono finalmente festeggiare l'ammissione del loro club alla Serie D e sognare un futuro luminoso per la loro squadra del cuore. Ora è il momento di guardare avanti con fiducia e determinazione.


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