SI alla Transizione Ecologica, NO ALLA SPECULAZIONE ENERGETICA |
La speculazione energetica in Sardegna è un tema molto delicato e complesso. Secondo alcuni, potrebbe mettere in crisi la cultura sarda per diversi motivi:
Impatto ambientale: La costruzione di impianti eolici e fotovoltaici su larga scala potrebbe deturpare il paesaggio naturale dell’isola, che è strettamente legato all’identità culturale sarda.
Perdita di terreni agricoli: Molti progetti di energia rinnovabile richiedono grandi superfici di terreno, spesso sottratte all’agricoltura locale. Questo potrebbe minacciare le tradizioni agricole e pastorali che sono parte integrante della cultura sarda.
Siti archeologici a rischio: Alcuni progetti energetici potrebbero essere realizzati vicino a siti archeologici di grande valore, come Su Nuraxi a Barumini, mettendo a rischio il patrimonio storico e culturale dell’isola.
Colonizzazione economica: La percezione che le multinazionali dell’energia stiano sfruttando le risorse della Sardegna senza un adeguato ritorno per la popolazione locale può alimentare un senso di colonizzazione economica e culturale.
Sovranità locale: La mancanza di controllo locale sulle decisioni riguardanti l’installazione di impianti energetici può essere vista come una minaccia alla sovranità del popolo sardo e alla sua capacità di autodeterminazione.
E' una finta transizione ecologica!
RispondiEliminaA foras!
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